Più simile a uno studio di caso per via del numero ridotto di imprenditori coinvolti, lo studio esplora e interpreta, attraverso l’utilizzo di metodologie strutturate, il difficile rapporto tra formazione e pratica della valutazione mettendo in evidenza lo squilibrio delle strategie valutative tra valutazione in itinere e a completamento da un lato e quella ex-post dall’altro. Tale squilibrio però, non solo non sembra caratterizzare il unicamente il sistema italiano, ma non risulta essere nemmeno circoscritto alla sfera dei sistemi formativi. Il dibattito in materia si articola sia su quali siano i criteri più adatti a controllare gli effetti della formazione sia sulla nozione stessa di effetto e sui modi più appropriati per scomporlo e descriverlo. Gli imprenditori riconoscono l’importanza di valutare la formazione, tale valutazione tuttavia non si esprime ancora attraverso strategie formalizzate e sistematiche per la rilevazione del dato, ma fa leva soprattutto su dinamiche di tipo informale. Questa tendenza generale va però specificata sulla base di due aspetti chiave: la tipologia di valutazione e la tipologia di impresa.

L’indagine è stata realizzata nell’ambito del Piano Fondimpresa “FORMASHOESLa formazione per un Calzaturiero più competitivo”, a valere  sull’AVS/117/09.

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