La crescita del capitale umano è ormai da più di un decennio un tema fondamentale all’interno del dibattito europeo. A partire dal Consiglio di Lisbona (2000) numerose indicazioni, suggerimenti e linee guida sono state introdotte ed adottate dai Paesi europei nel tentativo di sviluppare e realizzare una società europea avanzata basata sulla conoscenza.

L’istruzione e la formazione sono le basi su cui poggia una società che fa della conoscenza il suo motore di sviluppo ed è per questa ragione che i Paesi riunitisi a Lisbona hanno definito quattro strategie di lungo termine per le politiche europee dell’istruzione e della formazione: rendere il Lifelong Learning e la mobilità una realtà; migliorare la qualità e l’efficienza dei sistemi di istruzione e della formazione; promuovere l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva; valorizzare la creatività e l’innovazione, promuovendo l’imprenditorialità a tutti i livelli dell’istruzione e della formazione. Nel quadro di queste strategie, alla formazione – vista come strumento principe dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita – viene attribuito un ruolo fondamentale in quanto ritenuta utile per favorire il processo di sviluppo e la crescita del cittadino nonché la sua capacità di muoversi nel mercato del lavoro comunitario e di adattarsi ai rapidi cambiamenti di un sistema economico ormai dinamico. L’utilità della formazione, tuttavia, non è scontata.

L’indagine è stata realizzata nell’ambito del Piano Fondimpresa Formatex Style 2012, a valere sull’AVS/36/11.

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